RITRATTI ASTRATTI
Sono una serie di ritratti elaborati dai ragazzi delle classi seconde per piccoli gruppi di lavoro. Il lavoro affronta parallelamente il tema dell'espressione astratta e figurativa e la relazione tra le due modalità espressive. La ricerca affrontata per la prima volta nell'anno scolastico 2016 2017 ha dato frutti insperati portando ad un'esposizione realizzata al Centro Giovani del comune. Allego lo scritto di presentazione della mostra realizzato, come tutta l'attività, con la docente di potenziamento Giulia Paglioli.
L’identità è il tema che inesorabilmente si tocca esplorando la rappresentazione del volto umano. Sin dalle sue origini, il genere artistico del ritratto-autoritratto, ha guidato gli artisti sia in ricerche estetico-formali, sia in riflessioni psicologiche e introspettive. Memorabili risultano la realistica drammaticità degli autoritratti di Caravaggio, l’introspezione psicologica di Van Gogh o l’espressione della fragilità dell’identità nelle sculture e nei disegni di Giacometti, solo per citare qualche esempio dalla storia dell’arte. Riflessioni e ricerche simili sono quelle che vivono gli adolescenti, protagonisti, giorno dopo giorno, di una serie di complesse trasformazioni che li mettono in costante discussione, rendendo particolarmente sentita la domanda: “Chi sono IO?”
Proprio per questo, il tema della rappresentazione del corpo, ed in particolare del volto, per i ragazzi in questa fascia d’età risulta particolarmente significativo e costituisce un mezzo di esplorazione e ricerca attiva di un approdo, di un punto fermo in cui accasarsi per dire: IO SONO. Il disegno contribuisce a far prendere coscienza delle cose, così come in letteratura il “dar un nome” è essenziale per riconoscerle. Con questo progetto gli studenti hanno dato vita a nuovi personaggi: volti che rappresentano l’ideale identitario di questi ragazzi.
Grande è stato l’impegno degli alunni ed i risultati sorprendenti per qualità, al punto da spingerci a realizzare un’esposizione che si apra al nostro paese e porti la scuola in un ambito pubblico.
Il lavoro su ogni singolo ritratto è stato svolto per gruppi di tre ed è quindi frutto di una riflessione d’insieme.
Siamo partiti dall’indeterminato. Ciascun gruppo di lavoro ha preparato un fondo completamente astratto, che fosse “materia grezza” in cui liberare dei gesti anche gratuiti: macchie di colore, sgocciolature, impronte, gomitoli di linee, scritte, note musicali e simboli fatti a tempera, pastello o pennarello, sono risultati la libera espressione del mondo emotivo interiore e di idee o interessi.
Successivamente i ragazzi si sono impegnati nella costruzione di un volto, di una figura che, emergendo dal nulla, potesse mettere ordine e dare un’identità al caos apparente degli sfondi. Ne sono nati dei personaggi, uomini e donne, che vedete qui esposti e che, seppur non nella somiglianza, sono un’immagine fedele dei nostri ragazzi, delle loro emozioni e dei loro ideali. Sono in sostanza un ritratto di gruppo sintetizzato in un unico volto: in esso figura e sfondo si compenetrano, così come interiorità, aspetto esteriore, relazioni con gli altri e contesto circostante si fondono nella costituzione dell’identità di ciascuno.
Enrico Marani Giulia Paglioli