ARTE PRIMITIVA
dagli ominidi alla creazione della scrittura.
Vediamo quali sono i temi dell'arte primitiva e di seguito i tre periodi principali in cui si divide:
Paleolitico Mesolitico e Neolitico
650.000 – 10.000 a.C. 10.000 – 4000 a.C.
pietre scheggiate menhir
pitture rupestri sistema trilitico
sculture propiziatorie vasellame
La divisione della storia in periodi è essenziale e la suddivisione nelle epoche primitive importante, perchè l'uomo da nomade nel paleolitico, diventa agricoltore e stanziale nel mesolitico e nel neolitico, cambiando il proprio sguardo sulla realtà. Una nuova mappa ci aiuta a definire questi passaggi ed i diversi prodotti artistici che ne derivano. La capacità dell'uomo di scrivere è il confine tra storia e preistoria.
L'arte per l'uomo primitivo è essenzialmente legata ad una ritualità propiziatoria. Le immagini, semplici ed immediate, sono realistiche ed espressive. Anche le sculture, ad esempio la Venere di Willendorf o simili, come la Venere di Chiozza ritrovata sul nostro territorio (Chiozza di Scandiano), sono legate al culto della fertilità ed hanno un riflesso magico. L'uomo nomade del paleolitico vede costantemente minacciata la propria esistenza ed esprime nell'arte il bisogno di interagire con gli eventi per salvagurdare la propria vita e quella del proprio gruppo di appartenenza e guarda al mondo che lo circonda con lo stupore e l'attenzione di chi non controlla gli eventi e ne è consapevole. La pittura rupestre ed i graffiti sono fra le espressioni più diffuse di questo periodo. La grotta di Chauvet, e Altamira ed il sito Lascaux (qui un tour virtuale nelle grotte) sono i più famosi cicli di opere che raccolgono testimonianze di arte rupestre. Recentemente è stato aperto un museo che riproduce fedelmente la grotta originaria, oggi chiusa perché i troppi visitatori ne compromettono la conservazione. Qui un'immagine delle pitture rupestri di Chauvet.
L'uomo agricoltore e stanziale del mesolitico e del neolitico inizia a costruire grandi strutture in pietra ed a modellare vasellami. Il sistema costruttivo trilitico, basato su piedritti ed architrave dà maestosa testimonianza di sé a Stonehenge in Inghilterra. Quale fosse la funzione di queste architetture resta un mistero anche se indubbiamente erano luoghi di sepoltura ed adibiti a cerimonie religiose. Altra funzione era certamente anche quella quella astronomica, come ci suggerisce questo articolo. Le grandi pietre permettevano infatti di far da riferimento per gli astri ed osservarne la posizione in cielo nelle diverse stagioni, stagioni molto importanti per l'uomo del neolitico che era agricoltore. In quest'epoca si inizia a lavorare rame, bronzo e poi da ultimo il ferro. Nel nostro territorio, la pianura Padana, la più importante testimonianza di quest'epoca è data dalla civiltà delle terramare, villaggi che sorgevano in zone acquitrinose o fluviali in particolare del fiume Po, dove gli abitanti erano principalmente dediti all'agricoltura. I nostri musei, come il Museo CIvico di Reggio Emilia conserva molte testimonianze di quest'epoca soprattutto con utensili e vasellami in argilla.
Caratteristiche salienti dell'arte primitiva:
1) Nel paleolitico, l'uomo cacciatore e nomade, dipinge graffiti e scolpisce statuette con finalità magiche e rituali.
2) Nel neolitico, l'uomo agricoltore e stanziale, costruisce strutture sacre come sepolture e anche con finalità astronomiche.
3) Anche oggi ci sfuggono molti dei significati di tante opere artistiche create nella preistoria.
Qui puoi seguire una videolezione introduttiva all'arte primitiva preparata dal tuo prof. di Arte.
Opere riferibili all'arte preistorica possono essere ammirate nei Civici Musei di Reggio Emilia (ingresso gratuito).
Vediamo quali sono i temi dell'arte primitiva e di seguito i tre periodi principali in cui si divide:
Paleolitico Mesolitico e Neolitico
650.000 – 10.000 a.C. 10.000 – 4000 a.C.
pietre scheggiate menhir
pitture rupestri sistema trilitico
sculture propiziatorie vasellame
La divisione della storia in periodi è essenziale e la suddivisione nelle epoche primitive importante, perchè l'uomo da nomade nel paleolitico, diventa agricoltore e stanziale nel mesolitico e nel neolitico, cambiando il proprio sguardo sulla realtà. Una nuova mappa ci aiuta a definire questi passaggi ed i diversi prodotti artistici che ne derivano. La capacità dell'uomo di scrivere è il confine tra storia e preistoria.
L'arte per l'uomo primitivo è essenzialmente legata ad una ritualità propiziatoria. Le immagini, semplici ed immediate, sono realistiche ed espressive. Anche le sculture, ad esempio la Venere di Willendorf o simili, come la Venere di Chiozza ritrovata sul nostro territorio (Chiozza di Scandiano), sono legate al culto della fertilità ed hanno un riflesso magico. L'uomo nomade del paleolitico vede costantemente minacciata la propria esistenza ed esprime nell'arte il bisogno di interagire con gli eventi per salvagurdare la propria vita e quella del proprio gruppo di appartenenza e guarda al mondo che lo circonda con lo stupore e l'attenzione di chi non controlla gli eventi e ne è consapevole. La pittura rupestre ed i graffiti sono fra le espressioni più diffuse di questo periodo. La grotta di Chauvet, e Altamira ed il sito Lascaux (qui un tour virtuale nelle grotte) sono i più famosi cicli di opere che raccolgono testimonianze di arte rupestre. Recentemente è stato aperto un museo che riproduce fedelmente la grotta originaria, oggi chiusa perché i troppi visitatori ne compromettono la conservazione. Qui un'immagine delle pitture rupestri di Chauvet.
L'uomo agricoltore e stanziale del mesolitico e del neolitico inizia a costruire grandi strutture in pietra ed a modellare vasellami. Il sistema costruttivo trilitico, basato su piedritti ed architrave dà maestosa testimonianza di sé a Stonehenge in Inghilterra. Quale fosse la funzione di queste architetture resta un mistero anche se indubbiamente erano luoghi di sepoltura ed adibiti a cerimonie religiose. Altra funzione era certamente anche quella quella astronomica, come ci suggerisce questo articolo. Le grandi pietre permettevano infatti di far da riferimento per gli astri ed osservarne la posizione in cielo nelle diverse stagioni, stagioni molto importanti per l'uomo del neolitico che era agricoltore. In quest'epoca si inizia a lavorare rame, bronzo e poi da ultimo il ferro. Nel nostro territorio, la pianura Padana, la più importante testimonianza di quest'epoca è data dalla civiltà delle terramare, villaggi che sorgevano in zone acquitrinose o fluviali in particolare del fiume Po, dove gli abitanti erano principalmente dediti all'agricoltura. I nostri musei, come il Museo CIvico di Reggio Emilia conserva molte testimonianze di quest'epoca soprattutto con utensili e vasellami in argilla.
Caratteristiche salienti dell'arte primitiva:
1) Nel paleolitico, l'uomo cacciatore e nomade, dipinge graffiti e scolpisce statuette con finalità magiche e rituali.
2) Nel neolitico, l'uomo agricoltore e stanziale, costruisce strutture sacre come sepolture e anche con finalità astronomiche.
3) Anche oggi ci sfuggono molti dei significati di tante opere artistiche create nella preistoria.
Qui puoi seguire una videolezione introduttiva all'arte primitiva preparata dal tuo prof. di Arte.
Opere riferibili all'arte preistorica possono essere ammirate nei Civici Musei di Reggio Emilia (ingresso gratuito).