REALISMO
a metà del XIX secolo l'arte racconta le sofferenze degli ultimi.
A metà del XIX secolo, soprattutto in Francia, gli artisti scelsero una maggiore adesione alla realtà sociale del proprio tempo, senza fughe nella storia del passato o nel mito come per i Neoclassici, o nel mondo dei sentimenti e della religione, come per i Romantici.
Il grande sviluppo scientifico e tecnologico, che si stava svolgendo in quegli anni, produsse una nuova fiducia nei mezzi del progresso, della scienza. Fu una novità che rese superata la mentalità tipicamente romantica che prediligeva un pensiero basato sull’emozione, sul sentimento, sulla religione e sull’irrazionalità. Sul piano sociale ed economico emersero sempre più gli effetti della Rivoluzione industriale. I problemi di questo fenomeno furono lacrescita eccessiva delle città e il peggioramento delle condizioni di vita delle classi meno ricche.
Questa situazione creò tensioni sociali e portò alla nascita delle teorie socialiste. Nel 1848 ci furono nuove tensioni politiche in Francia e, dopo nuovi moti rivoluzionari, fu deposta la monarchia e proclamata la seconda repubblica. È in questo clima che iniziarono a sorgere le prime teorie artistiche del realismo nelle arti figurative. Era una corrente che preferiva raccontare i dramma e le passioni delle persone comuni, non dei grandi eroi, descrivendo la realtà del proprio tempo in maniera cruda ed impietosa per mostrarne tutta la vera realtà. La letteratura esprimerà questi elementi con forza.
I punti essenziali del Realismo:
1) rappresentazione chiara e subito comprensibile, linguaggio diretto.
2) presa di distanza dalle Accademie e dalle regole formali lì insegnate.
3) rappresentazioni con finalità di tipo sociale.
4) il riferimento alla vita contemporanea e delle classi popolari.
Protagonista principale del realismo pittorico francese fu Gustave Courbet. La sua pittura produsse un grande impatto su quel panorama artistico francese che considerava ancora l’arte celebrativa e retorica ed esaltazione di eroi. Courbet propose quadri con gente povera, semplice, brutta. Provocatorio e polemico aveva l’obiettivo di imporre al pubblico dell’arte, fatta di grandi borghesi, la descrizione delle sofferenze delle classi inferiori. Quadri importanti sono, "L'Atelier dell'artista", "Gli spaccapietre" e "Funerale a Ornans". Courbet non ricevette una accettazione entusiastica come artista e pagò personalmente il suo entusiasmo politico. Qui un commento dell'opera "Funerale a Ornans"
Maggior accettazione ebbe invece il realismo di Jean Francois Millet, la cui rappresentazione di un mondo rurale, dai caratteri ancora idilliaci, arcaici e romantici, non infastidiva gli interessi della grande borghesia del tempo. Importante l'influenza di Millet su Van Gogh, soprattutto nei dipinti ispirati alla vita nei campi. Ricordiamo la sua opera intitolata "Angelus".
Qui puoi seguire una videolezione introduttiva all'arte del Realismo preparata dal tuo prof. di Arte.
Il corpus più consistente dell'opera di Courbet è conservato al Musée d'Orsay di Parigi, dove possiamo ammirare anche l'Angelus di Millet.
A metà del XIX secolo, soprattutto in Francia, gli artisti scelsero una maggiore adesione alla realtà sociale del proprio tempo, senza fughe nella storia del passato o nel mito come per i Neoclassici, o nel mondo dei sentimenti e della religione, come per i Romantici.
Il grande sviluppo scientifico e tecnologico, che si stava svolgendo in quegli anni, produsse una nuova fiducia nei mezzi del progresso, della scienza. Fu una novità che rese superata la mentalità tipicamente romantica che prediligeva un pensiero basato sull’emozione, sul sentimento, sulla religione e sull’irrazionalità. Sul piano sociale ed economico emersero sempre più gli effetti della Rivoluzione industriale. I problemi di questo fenomeno furono lacrescita eccessiva delle città e il peggioramento delle condizioni di vita delle classi meno ricche.
Questa situazione creò tensioni sociali e portò alla nascita delle teorie socialiste. Nel 1848 ci furono nuove tensioni politiche in Francia e, dopo nuovi moti rivoluzionari, fu deposta la monarchia e proclamata la seconda repubblica. È in questo clima che iniziarono a sorgere le prime teorie artistiche del realismo nelle arti figurative. Era una corrente che preferiva raccontare i dramma e le passioni delle persone comuni, non dei grandi eroi, descrivendo la realtà del proprio tempo in maniera cruda ed impietosa per mostrarne tutta la vera realtà. La letteratura esprimerà questi elementi con forza.
I punti essenziali del Realismo:
1) rappresentazione chiara e subito comprensibile, linguaggio diretto.
2) presa di distanza dalle Accademie e dalle regole formali lì insegnate.
3) rappresentazioni con finalità di tipo sociale.
4) il riferimento alla vita contemporanea e delle classi popolari.
Protagonista principale del realismo pittorico francese fu Gustave Courbet. La sua pittura produsse un grande impatto su quel panorama artistico francese che considerava ancora l’arte celebrativa e retorica ed esaltazione di eroi. Courbet propose quadri con gente povera, semplice, brutta. Provocatorio e polemico aveva l’obiettivo di imporre al pubblico dell’arte, fatta di grandi borghesi, la descrizione delle sofferenze delle classi inferiori. Quadri importanti sono, "L'Atelier dell'artista", "Gli spaccapietre" e "Funerale a Ornans". Courbet non ricevette una accettazione entusiastica come artista e pagò personalmente il suo entusiasmo politico. Qui un commento dell'opera "Funerale a Ornans"
Maggior accettazione ebbe invece il realismo di Jean Francois Millet, la cui rappresentazione di un mondo rurale, dai caratteri ancora idilliaci, arcaici e romantici, non infastidiva gli interessi della grande borghesia del tempo. Importante l'influenza di Millet su Van Gogh, soprattutto nei dipinti ispirati alla vita nei campi. Ricordiamo la sua opera intitolata "Angelus".
Qui puoi seguire una videolezione introduttiva all'arte del Realismo preparata dal tuo prof. di Arte.
Il corpus più consistente dell'opera di Courbet è conservato al Musée d'Orsay di Parigi, dove possiamo ammirare anche l'Angelus di Millet.