IL PRIMO RINASCIMENTO: il XV secolo
Ruolola riscoperta dell'armonia e del classico. La bellezza come ideale filosofico
Con il Rinascimento l'arte torna ad una visione estetica molto simile a quella dell’età classica. In pratica, nel Quattrocento l’arte non nasce ma «rinasce», in quanto ripropone modelli simili a quelli già realizzati dagli antichi greci e dagli antichi romani.
Questa nuova era non fu certo un fatto meramente ed esclusivamente artistico, ma nacque da una condizione mentale molto più vasta e profonda: l’idea che l’uomo fosse al centro del mondo (umanesimo) e fosse dotato, non solo di libero arbitrio, ma anche di una intelligenza che gli permetteva di capire e decifrare la realtà che lo circondava attraverso l'esperienza. In pratica l’uomo andava affrancandosi da quella visione medievale, per cui l’unica conoscenza possibile era quella trasmessaci dalla parola di Dio. D’ora in poi il problema della conoscenza, per l’uomo, diviene sempre più un problema nuovo: quello di affinare i propri mezzi di osservazione e le proprie capacità di analisi e di deduzione. E' l'inizio dell'era moderna, della scienza e della tecnica.
Da un punto di vista più immediato, l’arte fu segnata da una scoperta molto precisa: la prospettiva e il disegno diviene lo strumento progettuale per eccellenza a cui si affianca dalla metà del XV secolo l'invenzione della stampa a caratteri mobili.
Il Rinascimento fu anche una riscoperta dell’antichità classica e dei suoi valori come ad esempio la bellezza idealmente legata alla verità e al bene, il contrario del pensiero medievale. Da un punto di vista sociale assistiamo ad una profonda evoluzione della figura stessa dell’artista che diviene un intellettuale di riferimento per chi detiene il potere. Partendo da questi punti cercheremo di spiegare i caratteri fondamentali del Rinascimento, avvertendo che ogni semplificazione è utile per far comprendere le cose, ma, in ultima istanza, non pretende la completezza. Elenchiamo questi punti fondamentali ed esploriamo la figura di quattro artisti, fra i tanti grandi di quest'epoca. Ruolo fondamentale ebbero infine le Signorie, che furono committenti degli artisti. I Medici a Firenze (città in cui inizia il Rinascimento), con la figura chiave di Lorenzo il Magnifico, i Visconti e gli Sforza a Milano, Montefeltro ad Urbino, i Gonzaga a Mantova e gli Este a Ferrara, per ricordare le più importanti.
1) L'uomo come centro dell'universo.
2) La prospettiva geometrica.
3) Il ritorno all’antica bellezza classica.
4) Il nuovo ruolo dei signori e degli artisti. La Signoria come mutamento dell'assetto politico nazionale.
5) Il naturalismo.
Brunelleschi svolge il suo apprendistato di artista in una bottega di orafo. Nel 1401 si mette in luce con il concorso per la seconda porta bronzea delbattistero di Firenze, che gli vale la vittoria ex-equo con Lorenzo Ghiberti realizzatore dell'opera.
La formella di Brunelleschi, rappresentante il Sacrificio di Isacco, ha un'effetto drammatico dato dalla composizione mossa che si contrappone al sereno classicismo della formella con lo stesso soggetto di Ghiberti.
Nel 1418 l'Arte della Lana bandisce un concorso per la realizzazione dellacupola di Santa Maria del Fiore, realizzazione della quale presentava numerosi problemi, cioè l'ampiezza e la notevole altezza, che non permettono l'uso di impalcature da terra. Brunelleschi utilizzò una particolare struttura muraria a corsi di mattoni disposti a spina di pesce che permettono l'innalzamento senza bisogno di sostegni. Alla sommità della cupola si erige la lanterna a forma di tempietto circolare che rappresenta il perno dell'intera costruzione. La sua architettura è rigorosamente razionale, basata sulla chiara modulazione dello spazio, per esempio nella Loggia per l'Ospedale degli Innocenti costruita dall'artista tra il 1421 e il 1424, nella quale la chiarezza, la semplicità e linearità delle forme rappresentano una novità. Intorno al 1423 Brunelleschi inizia la realizzazione della chiesa di San Lorenzo che si completerà nel 1428 con la costruzione della Sacrestia. La chiesa all'interno è composta di tre navate divise da archi a tutto sesto che riprendono i motivi della Loggia e che danno una illusoria sensazione di profondità dello spazio. La Sacrestia invece è un vano cubico con cupola emisferica divisa in dodici spicchi.
Leon Battista Alberti studia a Padova e a Bologna, dove nel 1428 ottiene la laurea in diritto canonico.Oltre ad essere architetto è letterato, filosofo e poeta, si occupa teoricamente delle varie arti scrivendo numerosi trattati tra i quali il Della Pittura scritto nel 1436 circa, il De Re Aedificatoria scritto tra il 1450 e il 1472 e il De Statua Scritto intorno al 1464.
L'ideale estetico di Leon Battista Alberti si basa sulla ricerca dell'armonia proporzionale, sulle forme proporzionate e modellate sull'uomo. A Rimini, nel 1450, per Sigismondo Malatesta, progettò il rivestimento con nuove strutture della chiesa gotica di S. Francesco a Rimini, che divenne il Tempio Malatestiano. A Firenze per il mercante Giovanni Rucellai edifica un palazzo che diviene modello dei palazzi signorili del rinascimento. La facciata composta di conci lisci a ordini sovrapposti, è divisa in senso verticale da lesene e in senso orizzontale da cornici marcapiano. Da ricordare anche il progetto per la facciata di Santa Maria Novella a Firenze. Progetta per i Gonzaga a Mantova le chiese di San Sebastiano a pianta centrale e di Sant'Andrea a pianta longitudinale. Muore a Roma nel 1472.
Botticelli La sua formazione avvenne nella bottega di Filippo Lippi. Il pittore dipinge per Lorenzo di Piero de' Medici la Primavera (qui un'immagine del dipinto) In questo dipinto, la figura centrale, che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall'altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Botticelli raggiunge una perfetta armonia tra il ritmo lineare del disegno e la rappresentazione plastica delle forme , il tutto immerso in una luce evanescente e fioca. La stessa atmosfera, lo stesso uso di colori freddi e chiari, si ritrova nella Nascita di Venere che esegue tra il 1482 e il 1484 (qui una riproduzione dell'opera) insieme ad altri dipinti quali: Pallade e il Centauro e Marte e Venere. Verso la fine del secolo il suo stile subisce un mutamento, la sua pittura si fa di carattere sacro probabilmente dovuto all'influenza delle predicazioni di Savonarola. All'abbandono dei soggetti mitologici corrisponde un'indurimento delle forme, l'uso di un cromatismo più cupo, una mimica dei personaggi più patetica e un maggiore dinamismo nelle composizioni, anche se il carattere astratto delle sua produzione precedente è ancora presente. Nel 1495 dipinge la Calunnia, la cui composizione è molto movimentata ed inquadrata entro un'architettura piuttosto fastosa.Tra le altre opere abbiamo la Natività, La Pietà, l'Annunciazione, tutte opere che rispecchiano questo suo nuovo modo di dipingere, opere di alta tensione spirituale in forme arcaicizzanti.
Andrea Mantegna a 10 anni si trasferisce a Padova dove entra nella bottega di Francesco Squarcione. In questa città, a quel tempo, operavano artisti come Paolo Uccello, Filippo Lippi e Donatello quindi un panorama culturale ricco e stimolante per un giovane artista come Mantegna. Nel 1457 riceve la commissione per il Polittico di San Zeno per la chiesa del santo a Verona che è uno dei suoi massimi capolavori. La scena principale, rappresentante la sacra conversazione, è rappresentata all'interno di un quadriportico classico; mentre nella predella sono dipinte Scene della Passione oggi conservate al Louvre e al museo di Tours, tra le quali la Crocifissione.
Nel 1460 fu invitato da Ludovico Gonzaga a Mantova dove diventerà artista di corte. Qui si dedica alla decorazione della Camera degli sposi (qui un video) nel palazzo ducale, per la quale idea una serie di grandi scene con punto di vista unico coincidente con il centro della stanza e una fonte di luce che corrisponde a quella reale. In alcune scene fa una ricostruzione precisa dei personaggi e dell'ambiente che si trovava alla corte dei Gonzaga. Nella volta dipinge il famoso oculo circolare aperto verso uno splendido cielo dipinto, e dal quale si affacciano figure e animali. Gli affreschi per la camera degli sposi vengono terminati probabilmente nel 1474.
Sempre a questo periodo appartengono il Cristo morto di Brera famoso per lo scorcio (immagine) e il San Sebastiano del Museo del Louvre. Alla fine del quattrocento Mantegna è a Mantova e dipinge per lo studiolo di Isabella d'Este due tele a carattere mitologico: il Parnaso e Minerva che caccia i vizi, una terza tela rappresentante la Favola del dio Como rimase incompiuta a causa della morte dell'artista nel 1506.
Qui puoi seguire una videolezione introduttiva all'arte del Rinascimento preparata dal tuo prof. di Arte.
Firenze come fulcro del Rinascimento è la città al centro di un'esplorazione di quest'epoca d'oro per l'Italia. Brunelleschi può semplicemente essere ammirato per le strade di Firenze. Qui un elenco delle sue opere. Di Botticelli si conservano molti dipinti agli Uffizi di Firenze mentre per Mantegna si raccomanda una visita al Palazzo Ducale di Mantova.
Con il Rinascimento l'arte torna ad una visione estetica molto simile a quella dell’età classica. In pratica, nel Quattrocento l’arte non nasce ma «rinasce», in quanto ripropone modelli simili a quelli già realizzati dagli antichi greci e dagli antichi romani.
Questa nuova era non fu certo un fatto meramente ed esclusivamente artistico, ma nacque da una condizione mentale molto più vasta e profonda: l’idea che l’uomo fosse al centro del mondo (umanesimo) e fosse dotato, non solo di libero arbitrio, ma anche di una intelligenza che gli permetteva di capire e decifrare la realtà che lo circondava attraverso l'esperienza. In pratica l’uomo andava affrancandosi da quella visione medievale, per cui l’unica conoscenza possibile era quella trasmessaci dalla parola di Dio. D’ora in poi il problema della conoscenza, per l’uomo, diviene sempre più un problema nuovo: quello di affinare i propri mezzi di osservazione e le proprie capacità di analisi e di deduzione. E' l'inizio dell'era moderna, della scienza e della tecnica.
Da un punto di vista più immediato, l’arte fu segnata da una scoperta molto precisa: la prospettiva e il disegno diviene lo strumento progettuale per eccellenza a cui si affianca dalla metà del XV secolo l'invenzione della stampa a caratteri mobili.
Il Rinascimento fu anche una riscoperta dell’antichità classica e dei suoi valori come ad esempio la bellezza idealmente legata alla verità e al bene, il contrario del pensiero medievale. Da un punto di vista sociale assistiamo ad una profonda evoluzione della figura stessa dell’artista che diviene un intellettuale di riferimento per chi detiene il potere. Partendo da questi punti cercheremo di spiegare i caratteri fondamentali del Rinascimento, avvertendo che ogni semplificazione è utile per far comprendere le cose, ma, in ultima istanza, non pretende la completezza. Elenchiamo questi punti fondamentali ed esploriamo la figura di quattro artisti, fra i tanti grandi di quest'epoca. Ruolo fondamentale ebbero infine le Signorie, che furono committenti degli artisti. I Medici a Firenze (città in cui inizia il Rinascimento), con la figura chiave di Lorenzo il Magnifico, i Visconti e gli Sforza a Milano, Montefeltro ad Urbino, i Gonzaga a Mantova e gli Este a Ferrara, per ricordare le più importanti.
1) L'uomo come centro dell'universo.
2) La prospettiva geometrica.
3) Il ritorno all’antica bellezza classica.
4) Il nuovo ruolo dei signori e degli artisti. La Signoria come mutamento dell'assetto politico nazionale.
5) Il naturalismo.
Brunelleschi svolge il suo apprendistato di artista in una bottega di orafo. Nel 1401 si mette in luce con il concorso per la seconda porta bronzea delbattistero di Firenze, che gli vale la vittoria ex-equo con Lorenzo Ghiberti realizzatore dell'opera.
La formella di Brunelleschi, rappresentante il Sacrificio di Isacco, ha un'effetto drammatico dato dalla composizione mossa che si contrappone al sereno classicismo della formella con lo stesso soggetto di Ghiberti.
Nel 1418 l'Arte della Lana bandisce un concorso per la realizzazione dellacupola di Santa Maria del Fiore, realizzazione della quale presentava numerosi problemi, cioè l'ampiezza e la notevole altezza, che non permettono l'uso di impalcature da terra. Brunelleschi utilizzò una particolare struttura muraria a corsi di mattoni disposti a spina di pesce che permettono l'innalzamento senza bisogno di sostegni. Alla sommità della cupola si erige la lanterna a forma di tempietto circolare che rappresenta il perno dell'intera costruzione. La sua architettura è rigorosamente razionale, basata sulla chiara modulazione dello spazio, per esempio nella Loggia per l'Ospedale degli Innocenti costruita dall'artista tra il 1421 e il 1424, nella quale la chiarezza, la semplicità e linearità delle forme rappresentano una novità. Intorno al 1423 Brunelleschi inizia la realizzazione della chiesa di San Lorenzo che si completerà nel 1428 con la costruzione della Sacrestia. La chiesa all'interno è composta di tre navate divise da archi a tutto sesto che riprendono i motivi della Loggia e che danno una illusoria sensazione di profondità dello spazio. La Sacrestia invece è un vano cubico con cupola emisferica divisa in dodici spicchi.
Leon Battista Alberti studia a Padova e a Bologna, dove nel 1428 ottiene la laurea in diritto canonico.Oltre ad essere architetto è letterato, filosofo e poeta, si occupa teoricamente delle varie arti scrivendo numerosi trattati tra i quali il Della Pittura scritto nel 1436 circa, il De Re Aedificatoria scritto tra il 1450 e il 1472 e il De Statua Scritto intorno al 1464.
L'ideale estetico di Leon Battista Alberti si basa sulla ricerca dell'armonia proporzionale, sulle forme proporzionate e modellate sull'uomo. A Rimini, nel 1450, per Sigismondo Malatesta, progettò il rivestimento con nuove strutture della chiesa gotica di S. Francesco a Rimini, che divenne il Tempio Malatestiano. A Firenze per il mercante Giovanni Rucellai edifica un palazzo che diviene modello dei palazzi signorili del rinascimento. La facciata composta di conci lisci a ordini sovrapposti, è divisa in senso verticale da lesene e in senso orizzontale da cornici marcapiano. Da ricordare anche il progetto per la facciata di Santa Maria Novella a Firenze. Progetta per i Gonzaga a Mantova le chiese di San Sebastiano a pianta centrale e di Sant'Andrea a pianta longitudinale. Muore a Roma nel 1472.
Botticelli La sua formazione avvenne nella bottega di Filippo Lippi. Il pittore dipinge per Lorenzo di Piero de' Medici la Primavera (qui un'immagine del dipinto) In questo dipinto, la figura centrale, che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall'altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Botticelli raggiunge una perfetta armonia tra il ritmo lineare del disegno e la rappresentazione plastica delle forme , il tutto immerso in una luce evanescente e fioca. La stessa atmosfera, lo stesso uso di colori freddi e chiari, si ritrova nella Nascita di Venere che esegue tra il 1482 e il 1484 (qui una riproduzione dell'opera) insieme ad altri dipinti quali: Pallade e il Centauro e Marte e Venere. Verso la fine del secolo il suo stile subisce un mutamento, la sua pittura si fa di carattere sacro probabilmente dovuto all'influenza delle predicazioni di Savonarola. All'abbandono dei soggetti mitologici corrisponde un'indurimento delle forme, l'uso di un cromatismo più cupo, una mimica dei personaggi più patetica e un maggiore dinamismo nelle composizioni, anche se il carattere astratto delle sua produzione precedente è ancora presente. Nel 1495 dipinge la Calunnia, la cui composizione è molto movimentata ed inquadrata entro un'architettura piuttosto fastosa.Tra le altre opere abbiamo la Natività, La Pietà, l'Annunciazione, tutte opere che rispecchiano questo suo nuovo modo di dipingere, opere di alta tensione spirituale in forme arcaicizzanti.
Andrea Mantegna a 10 anni si trasferisce a Padova dove entra nella bottega di Francesco Squarcione. In questa città, a quel tempo, operavano artisti come Paolo Uccello, Filippo Lippi e Donatello quindi un panorama culturale ricco e stimolante per un giovane artista come Mantegna. Nel 1457 riceve la commissione per il Polittico di San Zeno per la chiesa del santo a Verona che è uno dei suoi massimi capolavori. La scena principale, rappresentante la sacra conversazione, è rappresentata all'interno di un quadriportico classico; mentre nella predella sono dipinte Scene della Passione oggi conservate al Louvre e al museo di Tours, tra le quali la Crocifissione.
Nel 1460 fu invitato da Ludovico Gonzaga a Mantova dove diventerà artista di corte. Qui si dedica alla decorazione della Camera degli sposi (qui un video) nel palazzo ducale, per la quale idea una serie di grandi scene con punto di vista unico coincidente con il centro della stanza e una fonte di luce che corrisponde a quella reale. In alcune scene fa una ricostruzione precisa dei personaggi e dell'ambiente che si trovava alla corte dei Gonzaga. Nella volta dipinge il famoso oculo circolare aperto verso uno splendido cielo dipinto, e dal quale si affacciano figure e animali. Gli affreschi per la camera degli sposi vengono terminati probabilmente nel 1474.
Sempre a questo periodo appartengono il Cristo morto di Brera famoso per lo scorcio (immagine) e il San Sebastiano del Museo del Louvre. Alla fine del quattrocento Mantegna è a Mantova e dipinge per lo studiolo di Isabella d'Este due tele a carattere mitologico: il Parnaso e Minerva che caccia i vizi, una terza tela rappresentante la Favola del dio Como rimase incompiuta a causa della morte dell'artista nel 1506.
Qui puoi seguire una videolezione introduttiva all'arte del Rinascimento preparata dal tuo prof. di Arte.
Firenze come fulcro del Rinascimento è la città al centro di un'esplorazione di quest'epoca d'oro per l'Italia. Brunelleschi può semplicemente essere ammirato per le strade di Firenze. Qui un elenco delle sue opere. Di Botticelli si conservano molti dipinti agli Uffizi di Firenze mentre per Mantegna si raccomanda una visita al Palazzo Ducale di Mantova.