S T R E E T A R T
Il laboratorio si è concluso con le opere realizzate nell'ala est (aula d’arte) ed ovest della nostra scuola, al piano primo della “Enrico Fermi”.. Il processo creativo ed il lavoro educativo svolto sono da privilegiare in termini didattici al risultato estetico finale, che comunque ha stupito positivamente sia le famiglie, durante l'inaugurazione svoltasi il 28 aprile, che i docenti impegnati.
La finalità, fortemente voluta dal Dirigente, di favorire un'identificazione dei ragazzi con gli spazi e le attività scolastiche, passa anche da linguaggi non sempre comprensibili agli adulti, come ad esempio la STREET ART. La Storia dell’Arte è piena di discontinuità dove i padri non hanno compreso le forme espressive dei figli e sicuramente la STREET ART rappresenta uno di questi salti. Oltre trenta partecipanti al laboratorio, ore di attività dedicate alla differenza fra vandalismo e street art, progettazione e attività maieutica per favorire i processi creativi nei partecipanti e armonioso lavoro di gruppo, mi permettono di essere complessivamente soddisfatto dell'iniziativa svolta in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.
L’attività di tipo laboratoriale, basata sul cooperative learning ed organizzata per gruppi di lavoro, si è svolta in stretta collaborazione con una curatrice, la dott.ssa Lia Bedogni e con l’artista Simone Ferrarini ha perseguito i seguenti obiettivi:
- realizzare un complesso di elaborati che siano di arredo ai laboratori della scuola
- potenziare la capacità di condividere le conoscenze e organizzare le attività.
- recuperare conoscenze e competenze metodologiche e strumentali.
- rendere l'arte un'esperienza coinvolgente a contatto diretto con professionisti del settore, rafforzando le relazioni fra pari e potenziando le capacità di arrivare ad un progetto condiviso.
I ragazzi hanno lavorato per gruppi di lavoro, progettando prima su carta l’intervento e poi realizzandolo sulle pareti, sotto la costante guida dei docenti.Il tema sviluppato è quello della conoscenza, come costrizione, come celebrazione, tentazione e attesa. Ogni porta riflette un tema specifico sviluppato appunto a partire da un progetto. La regia ed il montaggio del video sono stati curati da Jonathan Donini con l'aiuto di Francesco Mattioli, due miei ex giovani allievi molto bravi e disponibili: grazie.
La finalità, fortemente voluta dal Dirigente, di favorire un'identificazione dei ragazzi con gli spazi e le attività scolastiche, passa anche da linguaggi non sempre comprensibili agli adulti, come ad esempio la STREET ART. La Storia dell’Arte è piena di discontinuità dove i padri non hanno compreso le forme espressive dei figli e sicuramente la STREET ART rappresenta uno di questi salti. Oltre trenta partecipanti al laboratorio, ore di attività dedicate alla differenza fra vandalismo e street art, progettazione e attività maieutica per favorire i processi creativi nei partecipanti e armonioso lavoro di gruppo, mi permettono di essere complessivamente soddisfatto dell'iniziativa svolta in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.
L’attività di tipo laboratoriale, basata sul cooperative learning ed organizzata per gruppi di lavoro, si è svolta in stretta collaborazione con una curatrice, la dott.ssa Lia Bedogni e con l’artista Simone Ferrarini ha perseguito i seguenti obiettivi:
- realizzare un complesso di elaborati che siano di arredo ai laboratori della scuola
- potenziare la capacità di condividere le conoscenze e organizzare le attività.
- recuperare conoscenze e competenze metodologiche e strumentali.
- rendere l'arte un'esperienza coinvolgente a contatto diretto con professionisti del settore, rafforzando le relazioni fra pari e potenziando le capacità di arrivare ad un progetto condiviso.
I ragazzi hanno lavorato per gruppi di lavoro, progettando prima su carta l’intervento e poi realizzandolo sulle pareti, sotto la costante guida dei docenti.Il tema sviluppato è quello della conoscenza, come costrizione, come celebrazione, tentazione e attesa. Ogni porta riflette un tema specifico sviluppato appunto a partire da un progetto. La regia ed il montaggio del video sono stati curati da Jonathan Donini con l'aiuto di Francesco Mattioli, due miei ex giovani allievi molto bravi e disponibili: grazie.